Arancino o arancina? La diatriba è tutta siciliana

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Arancino o arancina? Le arancine o gli arancini? Come potrete immaginare, stiamo parlando delle specialità siciliane a base di riso che impazzano in tutta la regione (e anche fuori regione). Le varianti non mancano, così come i modi di chiamarle. Provincia che vai, nome che trovi, insomma. Ma è più corretto dire arancine o arancini di riso? 
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Arancino o arancina? Arancina o arancino? Arancini o arancine?

Che confusione! Mille nomi per un’unica prelibatezza: e allora perché cosi tanti?

Gli arancini di riso, prelibatezza della cucina siciliana, sono un vero e proprio capolavoro gastronomico che incanta il palato di chiunque li assaggi. Queste deliziose palle di riso, croccanti fuori e morbide dentro, sono un piacere irresistibile per i sensi.

Il nome arancini o arancine deriva dal loro aspetto

Il loro nome deriva dalla forma e dal colore che ricordano un’arancia. Tradizionalmente, gli arancini sono riempiti con un cuore gustoso, che può variare a seconda delle preferenze regionali e personali. Il ripieno classico è a base di ragù di carne, piselli, mozzarella e sugo, ma esistono molte altre varianti, come quelli al burro, ai funghi, ai frutti di mare o addirittura vegetariani.

Ricetta arancine siciliane: eccola spiegata in breve

La preparazione degli arancini richiede pazienza e maestria. La ricetta arancine o arancini prevede che il riso sia cotto e condito con zafferano per conferire quel caratteristico colore dorato, quindi viene lavorato con uova e formaggio per ottenere una consistenza morbida e cremosa. Una volta pronta la base, si crea una sorta di “guscio” intorno al ripieno, passandolo prima nell’uovo e poi nel pangrattato, per poi friggerlo fino a renderlo croccante e dorato.

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Non solo un cibo di strada: gli arancini di riso sono un simbolo della gastronomia e del folklore regionale

In Sicilia, gli arancini sono molto più di un semplice cibo di strada. Sono parte integrante delle feste e delle celebrazioni, un simbolo di convivialità e tradizione. Ogni morso è un viaggio nei sapori e negli aromi della Sicilia, un’esperienza culinaria che conquista il cuore di chiunque abbia il privilegio di assaggiarla. Che sia al banco di una rosticceria di strada o su una tavola imbandita per un’occasione speciale, gli arancini di riso sono sempre un trionfo della cucina italiana.

Arancina o arancino? Entriamo nel merito della questione

E al plurale, arancini o arancine di riso? E’ anche una questione di forma

Se la disputa sulla paternità della ricetta è più accesa che mai ed ogni zona della Sicilia ne rivendica a gran voce l’invenzione, non possiamo dire diversamente dei nomi. Poco ci manca che si chiami in causa la famosa Accademia della Crusca. Tuttavia, tanto per cominciare, una distinzione la possiamo fare. Ovvero quella sulle forme. Vi sarà capitato di vedere in giro degli arancini di forma tondeggiante ed altri invece a forma conica ed appuntita. Ebbene, se quelli tondeggianti sono chiamati arancine ed evocano appunto la forma di un’arancia, quelli a punta sono detti per l’appunto arancini. E che forma evocano? Quella dell’Etna, naturalmente.

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Dunque, nella parte occidentale della Sicilia si usano molto di più le arancine, mentre nella parte orientale si usano gli arancini. E se la forma più intuitiva sembra quella al femminile, giacché è più facile ed intuitivo immaginare un’arancia anziché un vulcano in procinto di dar vita ad un’eruzione, è anche vero che in dialetto siciliano il famoso timballo di riso assume una variante maschile, cioè “arancinu”.

Ma è anche vero, che se l’idea è quella di ricordare la forma di un’arancia, il femminile è proprio d’obbligo, perchè sappiamo tutti che l’arancio è il nome dell’albero, e non del frutto!

Non ci soffermiamo invece sulle varianti, dal momento che oltre al classico ragù di carne con piselli e caciocavallo, vi sono anche altre varianti, con pistacchio e mortadella, in bianco e molte altre. Ma approfondiremo il discorso delle varianti in un’altra occasione.

Come si dice a Siracusa? E a Messina? A Catania sono arancini o arancine? E a Palermo invece?

Arancini a Siracusa? Sembrerebbe di no….Concludiamo dunque ricordandovi che se vi recate a Siracusa, Agrigento, Palermo o Ragusa dovrete chiedere una arancina, mentre se vi trovate a Messina o a Enna dovrete chiedere un arancino di riso. Ancora, anche a Catania sarà un arancino, mentre a Trapani forse potete chiedere l’uno e l’altra!

Nelle diverse zone della Sicilia, gli arancini possono essere chiamati in modi leggermente diversi. Ecco alcuni dei nomi regionali per gli arancini:

  • Arancine. Questo è il termine più comune utilizzato in molte parti della Sicilia, soprattutto nella zona occidentale dell’isola, come Palermo e Trapani.
  • Arancini. Anche se “arancini” è grammaticalmente corretto al singolare, viene spesso utilizzato al plurale per riferirsi a una porzione o a più arancini.
  • Arancinu. In alcuni dialetti siciliani, come nel dialetto palermitano, potresti sentire questa forma al singolare.
  • Arancina. In alcune zone orientali della Sicilia, come Catania e Siracusa, gli abitanti preferiscono utilizzare il termine “arancina” per riferirsi a questa prelibatezza.
  • Arancino di riso. Una variante del nome, che mette in risalto l’ingrediente principale.
  • Arancino di riso al ragù. Alcune persone specificano il tipo di arancino menzionando il ripieno, come nel caso del ragù di carne.
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Questi sono solo alcuni esempi dei nomi utilizzati per gli arancini nelle diverse zone della Sicilia. La variazione del nome può essere influenzata da fattori linguistici, culturali e storici specifici di ciascuna area dell’isola.

 


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