Radicchio di Treviso IGP: varietà e ricette da provare
Il Radicchio di Treviso IGP è uno straordinario ortaggio pronto a diventare il protagonista delle vostre tavole invernali con tanta versatilità. Si presta infatti ad essere usato sia cotto che crudo. Attenzione però: il vero ed autentico radicchio di Treviso IGP deve provenire tassativamente dalle zone di Treviso, Padova e Venezia. Scopriamo insieme qualche curiosità su questo ortaggio, le varietà esistenti e le ricette da non perdere.
La tecnica di coltivazione, raccolta e trattamento del Radicchio di Treviso IGP
La raccolta di questo straordinario radicchio avviene solitamente nel mese di novembre e prevede, in seconda battuta, una serie di fasi e di trattamenti non noti a tutti. Queste fasi prendono il nome di forzatura o imbianchimento. Dopo la raccolta, il radicchio è posto in grandi vasche con acqua corrente di risorgiva. Segue la toelettatura, poi il lavaggio ed infine il confezionamento del radicchio. Durante il confezionamento, si fa una selezione tra prodotti di prima e di seconda scelta. Nel video che segue potete vedere come si produce il Radicchio di Treviso.
Una curiosità sulla tecnica dell’imbianchimento
Sembra che la tecnica dell’imbianchimento del radicchio sia di origine belga. Il “responsabile” sarebbe un famoso vivaista dell’Ottocento che, giunto in Veneto per occuparsi del giardino di una grande villa, avrebbe insegnato ai locali la tecnica in questione, già applicata alle cicorie belghe.
Dove si produce il radicchio di Treviso IGP
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Come detto in apertura, siamo nella zona pianeggiante del Veneto centrale. Qui, la terra è molto fertile, così come molto ricca d’acqua. In questa zona, che divide l’alta e la bassa pianura Padana, le acque purissime di falda provenienti dalle Dolomiti scendono a valle scorrendo sotterranee ed emergendo di tanto in tanto dando vita a veri e propri corsi d’acqua. Il Sile è uno di questi. Questa zona è anche detta la “linea delle risorgive”. Queste acque purissime sono determinanti per la buona riuscita del prodotto.
Come si presenta il radicchio rosso tardivo di Treviso IGP
Il Radicchio rosso tardivo è un ottimo radicchio molto versatile in cucina. La sua forma è lanceolata, il colore rosso intenso, le coste bianco candido molto spesse. Non ha un sapore amaro intenso, pertanto è l’ideale anche per essere gustato a crudo in insalata.
Le varietà di radicchio di Treviso IPG
Le varietà di radicchio di Treviso IGP sono due: precoce e tardivo. Per completezza, menzioniamo anche il Radicchio Variegato di Castelfranco, anch’esso un IGP. Quest’ultimo è disponibile in una varietà solamente. Il Radicchio di Treviso IGP presenta foglie di un bel rosso intenso, dal piglio vinoso. Le foglie sono lunghe ed affusolate. Al centro, presenta una costa bianca e spessa. Il sapore e delicatamente amarognolo. Il radicchio di Castelfranco è invece un incrocio tra la scarola e il radicchio di Treviso: ecco spiegato perché è variegato. E’ definito il fiore o la rosa, ed è l’unico dei tre radicchi veneti IGP a non essere di colore rosso.
Uso in cucina del radicchio di Treviso IGP
Il radicchio di Treviso è ottimo in cucina sia cotto che crudo. Ecco alcune idee creative:
- usate il radicchio come ripieno di ravioli assieme a patate e ricotta
- preparate degli spiedini di salsiccia e polenta e serviteli con del buon radicchio grigliato
- un’altra idea: un risotto di radicchio rosso e taleggio
- oppure in insalata, con noci e dadini di Asiago
- preparate un buon radicchio di Treviso in agrodolce
- è ottimo con i formaggi alla griglia, come un buon provolone
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