Il peperoncino e la cultura del piccante

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Peperoncino piccante

La cultura del piccante

Quando si parla di cultura si parla di una vera e propria filosofia di vita, legata alle abitudini, alle credenze e le conoscenze di chi la mette in atto. Sarà per questi motivi che, sempre più spesso, si sente parlare della “cultura del piccante” praticata da milioni di adepti che al peperoncino piccante e ai suoi derivati proprio non possono rinunciare. È innegabile che alcune preparazioni in cucina abbiano un gusto deciso e particolare proprio grazie all’aggiunta, nei soffritti, nelle salse o nei primi piatti, di quel tocco piccante di origini antichissime. È pur vero, però, che spesso e volentieri gli amanti del peperoncino farebbero carte false pur di aggiungerlo ai piatti più impensabili. Perché, si sa, il piccante è dei forti, di quelli che, anche a tavola, vogliono provare sensazioni intense anche se può voler dire anestetizzare quasi del tutto le papille gustative!

Conosciamo il peperoncino piccante

Lasciamo da parte i casi più estremi e ci avviciniamo al consumo equilibrato di questo versatile ingrediente di provenienza americana e che in polvere o semi, sott’olio, secco o fresco può davvero fare la differenza se aggiunto a determinate pietanze. Ricordiamo, ovviamente, che il livello di piccantezza varia a seconda del tipo di peperoncino e al suo stadio di maturazione, visto che più è maturo più avrà un sapore forte. Partiamo dalle feste di Natale appena trascorse e pensiamo a quanti regali gastronomici a base di peperoncino di possono confezionare: olio aromatizzato al peperoncino, verdure sott’olio al peperoncino, conserve e salse di ogni genere. In Italia il peperoncino piccante, che deriva da una pianta americana denominata Capsicum, è largamente diffuso divenendo, in alcune regioni, un prodotto tipico di punta. Pensiamo alla Calabria e alla sua tradizionale salsa piccante, la ‘nduja. Fuori dal nostro Paese il peperoncino caratterizza interi generi culinari, soprattutto in Messico, in India, in Cina e in Indonesia dove si consuma soprattutto sotto forma di salsa. Si va dal chili al cosiddetto peperone rabbioso, passando per il curry e la sambal, quest’ultima ottenuta dai peperoncini macerati in aceto e sale.

Il peperoncino in cucina

Chi ama questo particolarissimo ingrediente può davvero sbizzarrirsi in cucina e realizzare pietanze che lo vedono protagonista, dall’antipasto al dolce. Se avete voglia di organizzare una cena piccante, nel vero e puro senso del termine, potreste realizzare originali cubotti di frittata al peperoncino, accompagnata da verdure aromatizzate al peperoncino. Il classico primo piatto preferito dagli italiani sono gli spaghetti aglio, olio e peperoncino che, sebbene siano di una velocità e facilità disarmanti, hanno un sapore inconfondibile. Con i secondi si ha molta scelta e potete scegliere, ovviamente, di preparare sia la carne che il pesce. Il baccalà si presta molto bene all’accostamento piccante ma, se preferite, la carne potreste realizzare un arrosto di vitello. E i dolci? Poco convenzionali sono le torte, le creme e i biscotti realizzati con il peperoncino ma che, comunque, sono da provare almeno una volta nella vita. L’accoppiata vincente, di solito, è data dal cioccolato fondente unito al piccante del peperoncino.

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I benefici del peperoncino

La prima e più importante funzione benefica riconosciuta a questo prezioso ingrediente è quella inibitoria di alcuni tipi di cancro. Recenti studi, sempre in continua evoluzione, confermano la sua azione di prevenzione contro il tumore alla prostata e quello allo stomaco. Assumere regolarmente peperoncino rosso aiuta a regolarizzare la circolazione del sangue e a rendere più elastici i vasi sanguigni. In questo modo si allontanano i rischi legati agli arresti cardiaci e alle patologie derivanti da alti livelli di colesterolo nel sangue.


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