Le frittelle di Carnevale, le varianti e i segreti
Le frittelle di Carnevale
Le frittelle di Carnevale appartengono all’universo dei dolci fritti legati alla tradizione della festa più colorata e scherzosa dell’anno. Rotonde, piatte, gonfie o lievitate, le frittelle possono essere di tante tipologie diverse purché siano fritte in abbondante olio. Come per le chiacchiere, anche le frittelle sono diffuse in tutta Italia, dove assumono un nome e una caratteristica diversa a seconda della regione. Sembra che le frittelle nel senso più puro del termine siano di origine veneziana e che a partire dal Settecento venissero preparate in baracche di legno in strada dai cosiddetti fritoleri. In quel periodo, le frittelle si diffusero in tutte le province del Veneto e oggi, come sappiamo, c’è davvero l’imbarazzo della scelta sull’intero territorio nazionale.
Le frittelle veneziane
Le frittelle di Carnevale sono, solitamente, realizzate con un impasto lievitato arricchito da frutta secca e liquori, ma anche erbe e verdure. Erroneamente, infatti, si pensa che le frittelle di Carnevale siano esclusivamente dolci. In realtà, la facilità e la semplicità dell’impasto di base rendono le frittelle perfette per essere adattate a qualsiasi ingrediente, dolce o salato che sia. La ricetta più celebre delle frittelle veneziane è quella di Bartolomeo Sappi, cuoco di Pio V, e prevede un impasto realizzato con
- 250 gr farina
- 50 gr zucchero semolato
- 15 gr lievito di birra
- mezzo bicchiere scarso di grappa
- 50 gr uva passa
- 50 gr pinoli
- 50 gr cedro candito
- 20 gr zucchero a velo
- 1 l olio per friggere
- sale q.b.
Preparazione: 40 minuti
Cottura: 20 minuti
Porzioni: 6 persone
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