Quanti tipi di radicchio ci sono?

Spread the love

tipi di radicchio

Il mondo del radicchio è davvero vasto: difatti, non ne esiste solamente uno, bensì ve ne sono diverse tipologie che ti mostreremo oggi!

Ecco tutti i tipi di radicchio che dovresti conoscere

Forse non lo sai, ma in realtà non esiste solamente un unico tipo di radicchio, bensì vi sono tanti altri tipi di insalata che si caratterizzano per forme e colori differenti. A partire dal mese di novembre possiamo trovare questo prodotto dell’orto nei negozi, tant’è vero che lo si può utilizzare per tantissime preparazioni. Proprio per questo, abbiamo deciso di presentarti le principali tipologie di radicchio che ci sono in commercio.

Questo prodotto, coltivato in particolare nel nord-est del nostro paese, lo troviamo soprattutto in 5 località venete e quindi prodotti sono tutti denominati IGP. Qui di seguito, ecco quelli che dovresti conoscere:

  • Radicchio rosso di Treviso IGP precoce
  • Radicchio rosso di Treviso IGP tardivo
  • Radicchio di Chioggia IGP
  • Radicchio variegato di Castelfranco IGP
  • Radicchio di Vero IGP

Il radicchio rosso di Treviso IGP precoce è senz’altro la varietà di verdura più conosciuta, con foglie allungate ed uncinate. A differenza degli altri, questo radicchio si inizia a raccoglierlo a settembre e per questo viene definito precoce. Pensa che per farlo maturare si legano le foglie con un elastico, lasciandolo così privo di luce per 2 settimane. Il sapore è leggermente amarognolo!

LEGGI ANCHE  Antipasto di Natale: vol au vent

La variante tardiva, conosciuta come “re” tra i radicchi, arriva in pieno inverno dopo almeno due brinate. Questo fenomeno atmosferico, difatti, conferisce quella deliziosa croccantezza alla verdura. Per la produzione del radicchio rosso di Treviso IGP tardivo si utilizza la tecnica di forzatura e imbianchimento, fatta attraverso la sistemazione delle verdure in vasche di acqua corrente.

Il radicchio di Chioggia IGP, invece, è tra la varietà più conosciuta e lo troviamo durante l’anno intero al supermercato. Ha una forma a palla ed ha le foglie accorciate su se stesse. Il radicchio variegato di Castelfranco IGP è un incrocio creato a fine Ottocento unendo il radicchio di Treviso con la cicoria: dal punto di vista estetico, sembra un’insalata e il colore è giallognolo con macchie viola.

Terminiamo con il radicchio di Verona IGP che è ovale allungato, contraddistinto da foglie porpora e venature di colore bianche; esiste sia nella versione precoce sia nella versione tardiva. Per quanto riguarda il sapore, invece, è decisamente più rossastro.

Come cucinare tutti i tipi di radicchio

Una volta appreso i tipi di radicchio che esistono in natura ed in commercio, desideriamo farti capire quali sono i migliori per i tuoi piatti. Ad esempio, il radicchio variegato di Castelfranco IGP e il radicchio di Chioggia IGP sono perfetti da abbinare ai formaggi dai sapori intensi, come un ottimo gorgonzola. Puoi cuocere il radicchio di Treviso alla griglia oppure in forno, dopo averlo tagliato in quarti e posati su carta forno con un filo d’olio e sale. O, ancora, preparare una golosa torta salata. Il radicchio di Chioggia è ottimo anche se sbollentato e ripassato in padella con olio e aglio.

LEGGI ANCHE  Single in cucina: cucinare bene anche in piccolo

Il radicchio di Verona IGP, invece, lo potrai utilizzare nei tuoi risotti, magari mantecandoli con il gorgonzola; il radicchio rosso di Treviso IGP precoce è anch’esso ideale per i primi piatti, magari con un’ottima pasta ingolosita dalla scamorza. Il radicchio di Treviso IGP tardivo, invece, lo potrai servire in tavola da crudo così da assaporare tutto il suo gusto amarognolo. Puoi dar vita ad un’insalata con radicchio tardivo e noci, una vera bontà!

Ora conosci tutto quello che devi sapere sui vari tipi di radicchio che potrai trovare al supermercato o presso i fruttivendoli della tua città.

 


Spread the love