ONU, il Grana pericoloso quanto il fumo
Il Grana padano additato come pericoloso quanto il fumo
Oggigiorno la salute è un tema assai importante e l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha come obiettivo quello di far diminuire la morte delle persona dovuta a malattie cardiovascolari come il diabete ed i tumori. Proprio per questo, l’ONU si è mossa toccando una tematica importante ovvero quella dell’alimentazione, per cercare di dissuadere le persone da una dieta eccessivamente ricca di grassi saturi, zuccheri, sale. Proprio come accade per il fumo, l’idea sarebbe quella di applicare delle etichette a diversi prodotti alimentare per avvertire i consumi circa i rischi cui vanno incontro. L’idea – decisamente pessima per il settore agroalimentare – ha preso in considerazione anche prodotti di alto pregio per noi italiani come il Grana, ma anche il prosciutto di Parma, la pizza, il vino e, addirittura l’olio di oliva.
La reazione del popolo italiano contro l’ONU
Naturalmente, per l’Italia questa sarebbe un grave danneggiamento dell’immagine di prodotti alimentari che sono conosciuti in tutti il mondo e che in molti apprezzano proprio per il loro sapore. La lista nera dell’ONU, però, non guarda in faccia a nessuno: difatti, lo stesso Parmigiano reggiano entra direttamente nell’elenco per solo 1 grammo in eccesso di sale e viene paragonato al fumo. Nel complesso, dunque, l’ONU mette sotto accusa tutto quello che può creare un danno alla salute per l’eccesso di condimento, zuccheri o alcol. Ad ogni modo, l’incontro con tutti i governi per discutere di quanto detto, avverrà il prossimo 27 settembre a New York: l’Italia, così come tante altre nazioni, sono preoccupate per la situazione giacché si rischia di compromettere l’immagine dei prodotti tipici del paese. Anche lo stesso vicepremier Salvini si è espresso tramite un Tweet circa questa idea assurda, definendo matti quelli dell’Onu; Giorgia Meloni, invece, ha condiviso il suo parere circa questa lista che scredita i nostri alimenti su Facebook ed ha già lanciato l’hashtag #DifendiamoilMadeinItaly per non far aggiungere una sovrattassa ai nostri alimenti (proprio come avviene già nel caso del fumo). Ora non resta che attendere l’incontro ufficiale per capire cosa accadrà e se i prodotti tipici italiani sono in pericolo!