La Black List dei cibi natalizi

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Festeggiamo il Natale all’insegna della sostenibilità

In un’epoca in cui è ormai diventato impossibile negare gli evidenti rischi derivanti dal surriscaldamento e dai cambiamento climatico globali, con il vertice di Parigi in corso per cercare di ridurre al minimo gli impatti di tutto ciò sul futuro del pianeta, è possibile essere responsabili nei confronti dell’ecosistema già a tavola, cercando di contenere la propria impronta ecologica. Per aiutarci a fare ciò, la Coldiretti ha elaborato una lista di cibi che, almeno per le feste di Natale, ci si dovrebbe assolutamente dimenticare di acquistare e consumare.

Ecco la black list dei cibi poco green per il Natale

Per organizzare un cenone o un pranzo di Natale veramente green, in linea con la necessità di tutelare l’ambiente e nello stesso tempo senza nemmeno svuotare il portafogli, è meglio evitare di acquistare tutta una serie di frutti e di verdure che non sono di stagione: questi prodotti richiedono sforzi incredibili per il trasporto (diverse migliaia di chilometri), con notevoli emissioni di Co2 e, infine, anche con un consumo a dir poco esagerato di petrolio. Evitate quindi questi alimenti:

  • Ciliegie provenienti dal Cile: 11’970 km da percorrere, 21.6 kg di Co2 emessi per ogni kg di prodotto, e petrolio consumato in ragione di 6.9 kg;
  • Mirtilli provenienti dall’Argentina: 11.180 km di viaggio, 20.1 kg di Co2 emessi (per un kg di prodotto) e 6.4 kg di petrolio consumati;
  • Anguria del Brasile: 9.175 km percorsi, 16.5 kg di Co2 emessi (per trasportare un kg di prodotto) e 5.3 kg di petrolio bruciati;
  • Noci della California (USA): 8.657 km di percorrenza, 15.6 kg di Co2 emessi (per un kg di prodotto) e 5 kg di petrolio consumati;
  • More del Messico: 8.319 km di distanza, 15 kg di Co2 sprigionati (per un kg di prodotto) e 4.8 kg di petrolio impiegati.
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La lista prosegue con il salmone dell’Alaska, gli asparagi del Perù, i meloni del Guadalupe, i melograni della Spagna o i fagiolini dell’Egitto. I valori indicati da Coldiretti, per quanto riguarda il consumo di carburanti e le emissioni di anidride carbonica, sono riferiti ad un trasporto effettuato per il tramite di un aereo e riguardano un viaggio di andata e ritorno.


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