Il Catering che incontra l’alta cucina

Spread the love

Jeff Thickmann, chef e pasticcere americano trapiantato a Firenze, organizza da solo pranzi per importanti personaggi.
Ha iniziato come pasticcere, quindi si è formato come chef per diventare con il tempo il mago dei , che riesce a dirigere magistralmente da solo. Jeff Thickmann vive nella periferia di Firenze, in un casolare immerso nella campagna: questa è la sua casa, il suo laboratorio e la sede dei corsi di cucina italiana. È qui che passa le giornate, tra 18 fornelli sempre accesi e tre forni professionali che usa per le sue sperimentazioni. Jeff ha un passato curioso, molto distante da quello professionale di qualsiasi altro cuoco: nessuna nonna dalla quale apprendere i segreti della cucina, né grandi maestri, né, tantomeno, lunghe gavette. Arriva dal mondo delle note, da tanti anni trascorsi tra il pianoforte e le mura del conservatorio. La storia di uno chef particolare Fino a ventotto anni è insegnante di musica alla Columbia University di New York e conosciuto da tutto l’istituto per le sue torte. A ventinove anni arriva la svolta, il cambio di rotta: Jeff lascia la musica e vola in Europa per imparare l’arte della grande pasticceria alla Cordon Bleu di Parigi, dove studia assiduamente per un anno. Dopo questa ricca esperienza approda a Firenze e riesce a farsi conoscere in città attraverso piccoli catering commissionati dall’alta borghesia. Arrivano richieste da persone molto influenti come i marchesi Antinori e la famiglia Ferragamo e il giro di conoscenze si allarga anche fuori dai confini italiani. Parte del suo successo deriva, sicuramente, dall’essere cittadino del mondo: madre di sangue inglese e russo e padre americano. Jeff oggi è noto a livello internazionale e attualmente si fregia del titolo di chef ufficiale dell’orchestra del Maggio Musicale Fiorentino e cuoco personale del direttore Zubin Metha. Vanta esperienze di grandi catering anche a livello istituzionale, in Italia ed all’estero: ha preparato la cena in onore di Hillary Clinton per il G7, ha cucinato alla presenza di Putin a San Pietroburgo e in Israele ha ricevuto i complimenti da Shimon Peretz che ha definito la sua cucina un bellissimo concerto di sapori.

LEGGI ANCHE  I legumi di primavera: fave, piselli, taccole, fagiolini & dintorni

Catering per 300 persone gestiti in solitario La scelta di fare unicamente catering e di occuparsi da solo dell’intera preparazione delle pietanze fa di Jeff un tipo fuori dai canoni. «La condanna peggiore che potrebbe mai essermi inflitta sarebbe di costringermi a cucinare sempre le stesse pietanze. Mi piace cambiare, sono attratto da tutte le cucine del mondo, soprattutto da quelle orientali come l’indonesiana ed è raro che mi capiti di fare consecutivamente il solito piatto. Riesco da solo a gestire catering anche per trecento persone: generalmente faccio un sopralluogo, osservo la cucina e l’attrezzatura e mi organizzo secondo esigenza. La modalità operativa, quella ideale, è di convogliare metà del lavoro in laboratorio e il resto sul posto. Alcune volte mi capita di dovermi impegnare anche tre giorni di seguito, giorno e notte». Una passione per le nuove creazioni La passione per le antiche cucine ha spinto Jeff verso lo studio di quella rinascimentale: tra le sue creazioni spicca una lasagna fatta di pasta sfoglia tirata con essenza di rosa e condita con un ragù di carni miste speziato alla cannella e noce moscata. Tra le cucine che apprezza maggiormente e alle quali è molto legato c’è quella russa. Così il kulebiaca di salmone è una torta salata dalla lunga preparazione composta da salmone, funghi, aneto e cotta al forno. Riposa una notte intera nel frigo e, secondo tradizione, si completa con laboriose guarnizioni. Non disdegna, comunque, le cotture veloci e di effetto. Un esempio? Petto d’anatra al Calvados con mele caramellate.

LEGGI ANCHE  In cucina, meglio le pentole di rame

Prodotti correlati Shop Laterradipuglia


Spread the love

Un pensiero su “Il Catering che incontra l’alta cucina

  1. ottimo articolo così finalmente il catering non verrà visto come qualcosa che produce solo cibo in grandi quantità.

I commenti sono chiusi.