Meno sprechi in cucina: i cibi che non si buttano dopo la scadenza

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Meno sprechi in cucina: i cibi che non si buttano dopo la scadenza

Tra le sfide più difficili che si affrontano direttamente in casa propria e, più precisamente, in cucina vediamo sicuramente quella della lotta allo spreco; in particolar modo, oggi vogliamo parlare di tutto quel cibo che per un motivo o per l’altro finisce proprio nel cestino della pattumiera perché rimasto a lungo nascosto in un mobile o perché ci siamo dimenticati della sua presenza nel buffet. Ma come si può prevenire tutto questo spreco? Da un’analisi sembra addirittura che l’8% della spesa finisca proprio nella pattumiera, ma alcuni alimenti possono esser consumati anche oltre la scadenza riportata sulla confezione. Scopriamo insieme quali sono!

Gli alimenti utili dopo la scadenza

Oggigiorno è possibile orientarsi tra le scadenze e le etichette del cibo a partire proprio dalla dispensa e dal proprio frigorifero. Partiamo dal latte, che sicuramente è uno tra gli alimenti più consumati quotidianamente: questo, per legge, ha una durata massima di 5 giorni, ma gli esperti riferiscono che il latta ha una vita media di 6 giorni allungabili fino a 9 con una buona conservazione in frigo. Lo spreco di quest’alimento è tra il 2,5% ed il 3%. Per pranzo veloce una bella confezione di prosciutto è sempre ben accettata; ma cosa fare se non finisce tutto? Qui bisogna, prima di tutto, dire che il prosciutto cotto è più deperibile rispetto al crudo il quale resiste fino a tre mesi in vaschette sigillate. Una volta aperto il crudo deve esser consumato entro tre giorni e dil cotto entro 2. Al massimo lo si può surgelare fino 3 mesi. Cosa differente è per le uova: queste, dopo la deposizione, scadono per legge in 28 giorni; dopo questo limite si possono consumare per ancora 5-6 giorni. Ricordate, mai oltre 1 settimana poiché c’è rischio di contaminazioni microbiologiche dato che il gusto è permeabile.

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Ma come ci si comporta con il pesce? Il pesce può esser conservato in frigorifero per 3 giorni, purché sia sistemato in un contenitore profondo con coperchio e coperto con un sacchetto di ghiaccio. In freezer, invece, ha una durata di 12 mesi, ma si può consumare anche dopo 2 mesi dalla scadenza a patto che la catena del freddo non sia stata mai interrotta. La carne, invece, può durare per tre giorni se è di bancone, mentre che il pollo pre-confezionato dura fino 6-7 giorni nel frigo. Cosa migliore sarebbe quello di congelare la carne prima della scadenza in modo che possa durare fino a 6 mesi. Per finire, i sughi freschi fatti in casa e quelli confezionati una volta aperti durano in frigo fino a 8-10 giorni; mentre, quelli pronti se sigillati e conservati per bene, possono superare la scadenza di 1-2 mesi.


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