Caffè: qual è la differenza tra arabica e robusta?
Il caffè rappresenta il piacere italico per eccellenza. E non vi è luogo al di fuori d’Italia dove si possa gustare un buon caffè come da noi. Sarà il clima, sarà l’acqua, saranno le modalità di preparazione, sarà che se non siamo a casa, il caffè “non sa di caffè”, ma noi italiani in fatto di caffè siamo davvero esigenti e puntigliosi. Ma ne sappiamo davvero così tanto? Saremmo in grado di distinguere tra una miscela e l’altra? Per esempio, conosciamo la differenza tra arabica e robusta?
Un pò come accade nel mondo delle farine con le tipologie di grano, accade lo stesso anche con le piante di caffè. Vi sono dunque cultivar più resistenti agli attacchi esterni ed alle temperature, e cultivar meno resistenti e più delicate. In questo senso, l’arabica rappresenta la tipologia di pianta più delicata, mentre la robusta è, come ci dice il nome stesso, più robusta.
Cos’è l’arabica?
Gusto: dal punto di vista del sapore, l’arabica è una tipologia di caffè più dolce e delicata, armonica e rotonda.
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Aspetto: anche all’osservazione, prestando un pò d’attenzione, potrete riconoscere un chicco d’arabica, perchè è più allungato.
Dove cresce: America Centrale e Sudamerica. Sta bene ad altitudini maggiori, ma è anche più sensibile alle aggressioni esterne (non sopporta il gelo, le precipitazioni, gli sbalzi termici) e meno produttiva.
Produzione: per quanto riguarda la produzione, si pensi che il 70% delle piantagioni di caffè su scala mondiale sono proprio di arabica.
Cos’è la robusta?
Gusto: Il suo sapore è più intenso e per certi versi pungente.
Aspetto: il chicco è decisamente più tondeggiante rispetto all’arabica.
Dove cresce: Sud Est Asiatico, Brasile, Sud Africa. La robusta cresce ad altitudini minori, è più resistente alle aggressioni esterne ed è totalmente diversa dalla arabica.
Produzione: A livello di copertura delle piantagioni di robusta su scala mondiale, esse ricoprono il 28% della produzione totale.
E allora, qual è il caffè migliore?
I grandi esperti e degustatori di caffè sicuramente potrebbero scrivere un trattato lunghissimo su questo argomento. Un caffè buono, in linea generale, è un caffè che coccola ed accontenta il palato, che lascia un gradevole retrogusto, che è buono anche se non zuccherato e che, naturalmente, non sa di rancido.
A molti di noi piace acquistare i 100% arabica perché sono caffè gradevoli, dolci, dal gusto rotondo e sempre gradevole. Ma non disdegnate di riscoprire la robusta, o le miscele che la includono. Perchè il mondo del caffè va ben al di là della semplice abitudine routinaria da compiere “al volo” ed alla quale siamo abituati, e scoprire nuovi sapori e nuove miscele può aiutarci a rendere il nostro palato più raffinato, più esperto e più esigente.