Il castagnaccio per la festa d’Ognissanti
Si avvicina sempre di più l’appuntamento con la festa dedicata ad Ognissanti, dopo la quale, è quindi il turno della giornata dedicata invece ai defunti, momento in cui si celebra la rinascita secondo le differenti usanze e tradizioni. Oggi vogliamo parlarvi di una delle tradizioni più golose ed apprezzate anche dai bambini di oggi, sebbene sia nata in tempi remoti, ed è quella di mangiare il castagnaccio proprio per questa festa: la scelta di puntare sui dolci, in un momento tutt’altro che felice e spensierato (considerando che secondo il precetto religioso bisognerebbe invece votarsi al digiuno), è dettata dal fatto di opporre alla tristezza un po’ di dolcezza.
Scoprendo il castagnaccio per il giorno d’Ognissanti
Esistono tante versioni regionali differenti di questo dolce, delle quali, molto probabilmente la variante toscana è quella più nota, che prevede l’uso della farina ottenuta dalle castagne, alla quale unire anche dei pinoli a mo’ di guarnizione (come vedete esattamente nella foto qui sopra).
Il segreto per la preparazione di un castagnaccio perfetto sta nella scelta degli ingredienti
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Lo spessore corretto di questa torta è pari a 2 centimetri, e proprio sulle proporzioni della stessa, si gioca anche – curiosamente – il fatto di chiamarla in questa maniera, piuttosto che toppone (quando più spesso) o, viceversa, pattona qualora l’impasto fosse più sottile. Il segreto per la preparazione di un castagnaccio perfetto, sta nella scelta (e ovviamente nell’uso) dei seguenti ingredienti: 4 etti di farina di castagne, 2 dl di acqua, 2 cucchiai di olio evo, 1 etto di pinoli, 20 grammi di uvetta, rosmarino q.b. e una presa di sale. Buona festa a tutti!