Miele, l’evoluzione dell’incasso: "Cambiamo volto alla cucina"
Il 2008 per Miele sarà l’anno della rivoluzione. Del rilancio dell’elettrodomestico da incasso, concepito già dalla nascita per essere modulare, funzionale, ma soprattutto “bello” da vedere e da toccare. A gennaio saranno messi in commercio i nuovi piani cottura a gas e le nuove lavastoviglie da incasso dotate di un touch display di comando identico per tutti i pezzi della nuova serie, la Generazione 5000, che saranno commercializzati durante il 2008. Non solo, ogni nuovo componente verrà prodotto con misure standard — per i piani cottura per esempio in moduli da 30 e 45 centimetri — in modo tale da garantire una perfetta combinazione anche tra tutti i pezzi, indipendentemente dalle tempistiche di acquisto e dalla gamma. «Si tratta di apparecchi unici per design e possibilità di utilizzo — spiega Eduard Sailer, responsabile produzione del gruppo Miele — Per questa nuova serie abbiamo inaugurato una nuova sezione nello stabilimento produttivo tedesco di Oelde. Più che di rivoluzione si parla di evoluzione dell’incasso. Da sempre puntiamo sull’armonia del design e in questo caso abbiamo voluto realizzare una serie che consentisse il perfetto allineamento di tutti i prodotti da incasso, sia in orizzontale che in verticale. Le linee sono sobrie e pulite, come devono essere quelle di un apparecchio da incasso che va inserito in una cucina».
Gli elettrodomestici Miele sono testati uno a uno prima della messa in commercio, sia tramite sofisticati macchinari sia dall’uomo. Controlli che garantiscono una durata di 1820 anni dal momento dell’acquisto. La qualità è assicurata anche dal fatto che l’85 per cento del prodotto viene realizzato in casa, dai fili elettrici ai ripiani dei forni. Una qualità che ha fatto raggiungere quest’anno all’azienda, ancora familiare (non è quotata in borsa), di Gütersloh, il record storico di 2,74 miliardi di euro di fatturato (esercizio 2006/2007), per un totale di 3 milioni di grandi elettrodomestici venduti. Un successo costruito su una produzione differenziata per ogni mercato. Infatti la manifattura si può definire semiartigianale perché a secondo del mercato cui è destinata viene realizzata ad hoc, in base alle esigenze del cliente finale.
Nel 2008 per esempio saranno lanciati il bruciatore Wok per il mercato asiatico e il piano cottura Masterchef per quello statunitense. Sono prodotti sofisticati e innovativi sia a livello tecnologico che nelle rifiniture. L’acciaio subisce il trattamento clean steel che garantisce l’aspetto lucido e senza ditate. Tutto rigorosamente fatto in casa come la procedura di smaltatura antiaderente perfect clean per ripiani e teglie, per una pulitura perfetta con un semplice panno.
fonte: Repubblica.it