Prodotti a prezzi pazzi: vince il marketing?

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Prodotti a prezzi pazzi: vince il marketing?

Vi sarà sicuramente già capitato di andare al supermarket o anche nei negozi di alimentari di una certa fascia e, di fronte a certi scaffali, magari con prodotti che amate come una crema di nocciole come la Nutella, o ancora meglio, come nel caso della crema di Novi o quella del prezioso marchio Baratti & Milano – famoso per le caramelle di alta qualità – di notare che ci siano differenze di prezzo anche notevoli, magari anche cercando mentalmente una spiegazione.

Il marchio premium e il private label: prezzi pazzi frutto del marketing?

Quante volte, magari, di fronte a prodotti marchio Coop, o anche Esselunga, Bennet o di altri attori della grande distribuzione, confrontandoli con prodotti di marchi alimentari più famosi, vi è venuto qualche dubbio sulle reali differenze? In alcuni di questi casi, però, sulla confezione potrebbe essere dichiarato il vero produttore – nonostante la presenza del marchio della grande distribuzione: in quel caso, però, il prodotto potrebbe essere veramente differente. In altri casi, i dubbi potrebbero venire confrontando le confezioni di prodotti di fasce differenti, come ad esempio le fasce low cost o premium/normali del marchio della grande distribuzione: saranno veramente differenti?

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E se anche la composizione è identica? Sono prezzi pazzi frutto del marketing?

Ma le cose si complicano un po’ se, nell’osservare i prodotti, vi capitasse di notare che la composizione degli stessi è identica e, ancora, che l’apporto nutrizionale sia anche in questo caso uguale: a cosa si è di fronte, in questi casi, se non a dei veri e propri prezzi pazzi derivanti dalla guerra del marketing? Oppure, è verosimile credere che – a seconda dei marchi – vengano in realtà utilizzate delle materie prime differenti, proprio per sottolineare in un caso o nell’altro il maggior valore del marchio, che si traduce in un gusto più raffinato del prodotto? Sicuramente queste differenze, quando esistono, sono sottolineate attraverso il packaging, proprio per arrivare a colpire il consumatore. E voi, care amiche e cari amici di Ricette per Cucinare, cosa ne pensate?


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