Il panettone: storia e tradizione

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Panettone

Il panettone: storia e tradizione

Il panaton direbbero in Lombardia, ma noi lo chiamiamo molto più semplicemente con il nome panettone, il classico dolce natalizio di Milano che sicuramente non potrà mancare neppure per il Natale 2011. Notoriamente, il classico panettone lombardo si presenta ben alto e soffice, anche se in commercio oggigiorno è possibile trovare la versione piemontese che si caratterizza come una vera e propria variante bassa e larga.

Il panettone tra storia e leggenda per la tradizione del Natale

Oggigiorno, sono differenti le leggende che si tramandano in merito alla storia della nascita del panettone; ad ogni modo, vogliamo accennarvi quella più conosciuta che vi farà capire com’è nato il classico dolce natalizio. Ci troviamo alla corte degli Sforza e Ludovico, come per ogni Natale, ha fatto preparare dal suo cuoco un magnifico banchetto per tutti gli ospiti presenti in tavola. Ogni piatto veniva gustato ed assaporato con le giuste pause tra una portata e l’altra, per arrivare poi al dolce finale che avrebbe chiuso il banchetto degli Sforza. Nel frattempo, nel forno era in preparazione il dolce, ma sfortunatamente tra l’agitazione in cucina e le varie portate, il dolce venne dimenticato e dal forno uscì solo qualcosa di bruciato. Così, la ricetta del cuoco che si tramandava di padre in figlio fu mandata all’aria ed il cuoco non potette far altro che piangere pensando alle conseguenze che si sarebbero riversate su di lui; fortunatamente, uno sguattero dal nome Toni aveva conservato un po? dell’impasto ed aveva aggiunto della frutta candita, zucchero, uova ed uvetta.

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Giacché quello era l’unico dolce che rimaneva e non c’era tempo per prepararne un altro, il cuoco decise di infornare quella specie di pane. Quando il cuoco portò in tavola quel dolce ebbe molto successo tanto che negli anni successivi del Natale, dovette iniziare a preparare sempre quel dolce, che presto sarebbe diventato un vero e proprio piatto d’usanza popolare. Il panettone, secondo la tradizione, doveva esser fatto in casa, sotto il controllo del capostipite, che a fine preparazione avrebbe dovuto incidere la famosa X come benedizione per l’anno successivo. Il panettone, inoltre, doveva esser consumato durante la cerimonia del ceppo, durante la quale si accendeva nel proprio cammino un ceppo di quercia sopra ad uno di ginepro. Successivamente, sempre il capofamiglia doveva bere un sorso di vino, gettarne un po? sul ceppo di quercia e poi passare il bicchiere agli altri familiari che dovevano ugualmente bere. Infine, sempre il capofamiglia gettava una moneta nel cammino e ne dava delle altre ai familiari; fatto ciò, il panettone poteva esser affettato con un grosso coltello e mangiato.


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