Scendiamo in cantina…

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Come tutti sapete è fondamentale abbinare correttamente il vino alle pietanze, affinchè sia il vino che la pietanza trovino la giusta esaltazione delle loro caratteristiche, senza cadere in sottotono nè prevalere l’uno sull’altro.Se non siete pratici nella scelta dei vini, se avete una cena importante e non volete correre il rischio di sbagliare, seguite i consigli di questa piccola guida che abbiamo redatto per voi.

Regole di base:

1 – ad ogni piatto corrisponde sempre un vino; è bene cambiare vino per antipasto, primo, secondo e dessert.

2 – se non volete cambiare vino ad ogni pietanza, fate in modo che sapori e struttura dei piatti (antipasto, primo e secondo) siano affini e riservatevi di cambiare vino solamente per il dessert.

3 – antipasto: scegliete un vino secco. Se si tratta di uno spumante, badate che sia brut e non moscato.
4 – antipasto, primo e secondo: si alla regola degli opposti. Quindi se servite un piatto molto grasso e carico di sapori, optate per un vino acido, per alleggerire la pietanza e sgrassare la bocca; se invece servite un piatto delicato, potete servire un vino secco e vivace.

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5 – dessert: no alla regola degli opposti. Con il dolce è bene servire un vino dolce; se scegliete uno spumante badate quindi che sia moscato e non brut.

La temperatura:

Ecco le temperature indicative alle quali servire il vino. Anche se non siete sommerlier esperti, cercate di attenervi a queste regole e non sbaglierete mai!

Vini bianchi: va servito tra i 9° ed i 12°C. Se non avete una cantina con una temperatura idonea, riponete il vino bianco in frigo e tiratelo fuori dal frigo un pò prima del vostro pranzo o cena (quanto prima dipenderà dalla temperatura dell’ambiente).

Vini rossi invecchiati: danno il meglio di loro stessi ad una temperatura che va dai 18° ai 20°C.

Vini rossi leggeri: da servire tra i 16° ed i 18°C.

Vini rosati: da servire tra i 12° ed i 14°C.

Gli spumanti: tra i 6° e gli 8°C.

Infine, ricordate che

– Ad ogni vino il suo bicchiere: servite i vini rossi giovani nel calice classico, i vini bianchi e rosati nel bicchiere a tulipano, i vini rossi invecchiati nel ballon, gli spumanti nel flûte, i vini liquorosi e da meditazione in calici molto alti e dalla bocca stretta.

– La barrique è una botte di rovere nella quale viene messo il vino ad invecchiare; il legno conferisce al vino un aroma particolarmente delicato, quasi vanigliato. Se sentite parlare di un vino “barricato” significa che è stato in una botte di rovere.

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– Il decanter è una sorta di caraffa nella quale viene versato il vino per dargli modo di aprirsi ed esalare al meglio tutti i suoi aromi; tenete presente tuttavia che il passaggio dei vini molto invecchiati in decanter rischia di far disperdere molte delle loro migliori qualità; nel caso di questi vini il decanter servirà solamente a lasciare nella bottiglia eventuali fondi non graditi.


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