Cantucci

I cantucci, noti anche con il nome di cantuccini o biscotti di Prato, sono dei tipici biscottini secchi della Toscana, e più precisamente sono originari della città di Prato. Per preparare queste delizie croccanti vi bastano pochi e semplici ingredienti tra cui le mandorle. Esteticamente questi biscotti si presentano con una forma allungata, che viene ricavata grazie ad un taglio diagonale dell'impasto, realizzato solo dopo che lo stesso è stato cotto. Nella città toscana di Prato si usa servirli offrendoli insieme ad un bicchiere di Vin Santo, un vino dolce e liquoroso, nel quale vanno intinti proprio come si fa durante la colazione con i tradizionali biscotti nel latte. E se in casa ci sono dei bambini o comunque avrete degli ospiti che gradiscono le ricette ben gustose, offrite loro un bel piattino di cantucci proprio con il latte per una merenda sana e gustosa. Farete sicuramente la loro felicità!

Ingredienti

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Indicazioni per la preparazione
60 minuti di preparazione
44 minuti di cottura
4 persone
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Preparazione

Montate prima le uova con lo zucchero, poi aggiungete la farina e il lievito.
Metà delle mandorle tritatele grossolanamente, e metà tenetele intere.
Aggiungete le mandorle al composto e mescolate per bene.
Su una teglia, stendete della carta da forno e sopra, tentate di dare all'impasto una forma a filoncino.
Mettete a cuocere per 30 min in forno a 110° e poi estraete il filoncino.
Tagliate i cantucci di spessore desiderato e metteteli nuovamente in forno ad asciugare per 7 min per lato, a 90°.

Attendete che siano freddi e serviteli assieme a del vin santo.

Consigli
La lunghezza dei cantucci può variare, ma solitamente essa deve esser contenuta entro i 10 centimetri. Potrete conservare i vostri cantucci in una scatola di latta e magari proporli anche come un regalo fatto in casa.
Curiosità
Il nome "cantucci" deriva dalla parola latina "cantellus" che vuol dire pezzo o fetta di pane. La prima ricetta che parla dei cantucci è inserita in un manoscritto conservato nell'archivio di stato di Prato, per opera di Amadio Baldanzi, un erudito pratese del XVIII secolo. Successivamente, dei cantuccini si trova traccia anche nel dizionario dell'Accademia della Crusca, che nel 1691 ne diede la seguente definizione: "biscotto a fette, di fior di farina, con zucchero e chiara d'uovo". Nel XIX secolo Antonio Mattei, pasticciere di Prato, ne mise a punto una nuova versione, divenuta poi classica, per la quale ricevette numerosi premi a fiere campionarie in Italia e all'estero, tra cui una menzione speciale all'esposizione universale di Parigi del 1867.

Tutti i passi per la preparazione

**Clicca sulle foto per accedere al passo passo completo!