La gastronomia assume connotati erotici
La gastronomia assume connotati erotici
Arriva direttamente dal Veneto e più precisamente da una coppia di Verona il progetto di Gastronomia erotica che prende il nome di “Cotto e Sedotto“. Grazie a Vito Frugis, psicologo delle relazioni familiari e consulente in sessuologia, e Cristiana Iannuzzi, psicoterapeuta della coppia, è nato questo progetto il quale è scaturito attraverso il loro lavoro: più precisamente, con la consulenza di coppia i due veronesi hanno riscontrato come le persone affette da disfunzioni sessuali abbiano una capacità sensoriale alquanto ridotta. Così, come ha riferito lo stesso Frugis, ha iniziato a far lavorare la coppia sul recupero della sensorialità con determinati esercizi. Dopo vari tentativi con massaggi del corpo, riscoperta degli odori ed attenzione ai suoni ed ai sospiri, Vito e Cristiana hanno pensato di rivolgere la loro attenzione al cibo, utile per l’appunto per ritrovare la sensorialità.
Il piacere dei sensi in cucina
E’ inevitabile affermare che la cucina, nella fase della preparazione di piatti e delizie, diventi un luogo ricco di profumi ed odori, mentre che al supermercato, sfortunatamente, non è più possibile sentire il vero profumo dei prodotti dato che sono sottovuoto. Dunque, secondo la coppia di Verona cucinare è un ottimo modo per riscoprire i piacere dei sensi e con il progetto “Cotto e Sedotto” vi è la possibilità di cucinare grazie alla guida di Vito Frugis ed alla mano esperta di uno chef.
Se state pensando che è un’idea vecchia e che i cibi afrodisiaci sono conosciuti oramai da molto, in realtà non è ciò che si intende fare con questo progetto della Gastronomia Erotica; bensì, i piatti proposti si caratterizzano sull’uomo con un modello rigido e fallocratico. Insomma, secondo Frugis con il recupero della sensorialità con il cibo si compie un’operazione in grado di cambiare l’approccio con il cibo e la vita di coppia.