Conosciamo il coriandolo in cucina
Conosciamo il coriandolo in cucina
Il coriandolo, conosciuto anche con il nome di prezzemolo cinese, appartiene alla stessa famiglia del finocchio, del cumino, dell’aneto e del prezzemolo. Il nome coriandolo, deriva dal greco – Coriandrum – e indica qualcosa che fa bene all’uomo. Questo ingrediente da cucina si presenta con un fusto eretto di altezza di 30-50 cm e possiede una parte superiore ramificata, proprio come il nostro famoso prezzemolo.
Il coriandolo e l’uso in cucina
Il coriandolo o prezzemolo cinese è utilizzato in cucina in differenti piatti. Bisogna senz’altro menzionare che il coriandolo viene utilizzato nella preparazione di alcuni salumi e come ingrediente utile per insaporire carne e pesce; i semi del coriandolo, invece, sono utilizzati come spezia per alcuni piatti. A differenza delle foglie, quest’ultimi si presentano meno piccanti, sono dolci con un lieve sapore di limone. Se macinati, i semi di coriandolo costituiscono uno degli ingredienti principali del curry e del garam masala. In oriente, il coriandolo in cucina è utilizzato come sostituto del classico prezzemolo.
Ma approfondiamo meglio la storia di quest’ingrediente: l’origine del coriandolo è collocabile nel Medio oriente, dove sin dall’antichità era utilizzato come pianta aromatica e medicinale; addirittura, in alcune tombe egiziane viene raffigurato come un’offerta. I Romani, invece, in passato utilizzavano il coriandolo come base di un condimento chiamato per l’appunto Coriandratum; stando a quanto riferisce Plinio, il coriandolo se posizionato sotto il cuscino aveva il potere di curare il mal di testa e prevenire la febbre.